Parliamo di lingue

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    Dal topic dei saluti mi è un po' venuta l'idea di aprire un topic dedicato alle lingue.
    Io amo le lingue, sono state il mio oggetto di studio da sempre, così al liceo (ho frequentato il linguistico dove ho studiato inglese, francese e spagnolo), così all'università dove ho studiato spagnolo e russo.

    Partendo da quel topic, volevo prima rispondere a una serie di cose scritte da voi :D

    CITAZIONE (Lyly. @ 8/10/2021, 09:54) 
    Ho fatto un corso di integrazione che mi ha aiutata tantissimo, però diciamo che non essendo la lingua madre quando sono stanca mentalmente mi sento sempre in difficoltà quando devo ascoltare o parlarlo. Dopo un po' sembra che la mia mente non vuole più collabrare. :tumblr-inline-mk159y-VTUJ1qz4rg

    Nel mio percorso di studi ho fatto un esame che ho amato tantissimo. Tanto bello e interessante quanto lungo (erano tre libri T_T): Apprendimento linguistico.
    Mi permetto di correggere un errore che facciamo tutti (ho sempre fatto anche io ahaha). Non si può parlare di lingua madre riferendosi - nel nostro caso - all'italiano. In linguistica la lingua madre è la lingua di tutte le lingue o comunque di un gruppo di lingue: nel nostro caso la lingua madre è il latino, che comprende tutte le lingue "figlie" dette neolatine o romanze, italiano, francese, spagnolo, portoghese e romeno.
    Nel caso dell'italiano per noi possiamo definirlo come lingua materna, madrelingua o L1 (è la dicitura più usata in linguistica). La L1 si oppone poi alla L2 che invece comprende tutte le lingue che si insediano nel nostro cervello dopo che si è stabilizzata la L1, per cui una L2 possono essere pure trenta altre lingue diverse dalla L1. Nel tuo caso il tedesco è una L2, come lo è anche l'inglese se lo parli.
    E qui entra in gioco anche il discorso della stanchezza. Ovviamente tutti i fattori che nella L1 sono molto elevati (velocità, sforzo, esito finale) sono molto più bassi nella L2, ragion per cui facciamo più fatica e ci risulta difficile parlare in un'altra lingua quando siamo stanchi.

    A tal proposito volevo collegarmi a un'altra cosa detta da Iron.
    CITAZIONE (ironmaidenn @ 8/10/2021, 09:58) 
    in effetti il tedesco è più ostico di altre lingue neolatine come spagnolo e francese, o di altre come l'inglese che di suo mastichiamo bene o male dalle elementari e che ha una grammatica snella (e che in generale è fra le lingue più facili al mondo)...

    Il tedesco non è una lingua neolatina (magari sarebbe stato più facile per tutti ahaha). E' una lingua germanica, cui appartiene anche l'inglese e altre lingue come l'olandese, il danese, lo svedese.
    Il tedesco ha una struttura grammaticale completamente diversa dalla nostra. Basti pensare anche al solo ordine delle parole che in italiano è SVO (soggetto, verbo, oggetto) mentre in tedesco è una struttura che viene stravolta e che addirittura separa l'ausiliare (posto prima) dal verbo (posto in fondo).
    C'è un interessante studio fatto proprio sul tedesco chiamato Progetto ZISA dove si individuano delle fasi di apprendimento del tedesco da parte di uno straniero. Vengono individuati 5 stadi:
    1. Ordine canonico. Al primo un apprendente che ha come L1 l'italiano inizia col mettere in ordine le parole in tedesco seguendo l'ordine canonico italiano SVO. Un avverbio lo metterebbe a fine frase.
    2. Avverbio all'inizio. Al secondo stadio mette l'avverbio all'inizio ma non inverte ancora il soggetto col verbo come richiede la grammatica tedesca.
    3. Separazione del verbo. Al terzo stadio separa l'ausiliare dal verbo coniugato.
    4. Inversione. Al quarto impara a invertire il soggetto col resto.
    5. Verbo in fondo. Al quinto e ultimo impara a collocare il verbo coniugato in fondo.

    Il mio pensiero personale al di là di tutto questo è che la difficoltà di una lingua può essere sia oggettiva che soggettiva.
    Oggettiva perché una lingua può variare nella flessione rispetto ad un'altra (ad esempio l'italiano è altamente flessiva, mentre l'inglese è molto poco flessiva). L'inglese è oggettivamente più facile dell'italiano.
    Soggettiva perché comunque credo che tutto dipenda da cosa ti piace e dalle tue passioni. Io odio l'inglese e sebbene riconosca il fatto che è più facile dello spagnolo, io apprendo più facilmente lo spagnolo dell'inglese dove sono una schiappa.

    Mi piace molto il francese e lo mastico abbastanza bene anche se non lo studio dal liceo (in realtà qualcosa avevo iniziato a farlo già alle elementari perché andavo in una scuola privata e si faceva francese).
    Mentre il russo è stata una scelta dell'università. Volevo portarmi una lingua di cui avevo già una base e scelsi lo spagnolo e una lingua nuova e scelsi il russo dopo aver seguito mille lezioni su YT di varie lingue. In tre anni ho raggiunto un buonissimo livello, ho amato tanto questa lingua e sono stato in erasmus al terzo anno in Siberia per 9 mesi.
    Il russo è una lingua slava e ha un sistema grammaticale complessissimo. Declina di tutto, sostantivi, aggettivi, numeri, nomi e cognomi.
    Ha aggettivi lunghi e brevi, numerali cardinali, ordinali e collettivi, patronimici, mille participi diversi (mentre in italiano ne abbiamo solo due. In russo inoltre il participio passato passivo ha doppia forma lunga e breve), l'aspetto del verbo (perfettivo e imperfettivo) e questo significa che per ogni verbo in italiano ce ne sono due in russo che hanno lo stesso significato ma si usano in contesti diversi, i verbi di moto coi prefissi per cui ogni verbo con l'aggiunta di alcuni prefissi da una connotazione diversa. Ad esempio noi abbiamo andare e basta, loro hanno andare a piedi e con un mezzo ognuno monodirezionale e pluridirezionale e imperfettivo e perfettivo. Questo significa che se non vogliamo considerare poi i prefissi vari, per dire andare base in russo ci sono già 8 verbi. Poi coi prefissi significano entrare, uscire, salire, scendere, moto convergente, divergente, aggirare, passare, attraversare ecc... il problema è che il prefisso specifica il tipo di azione, mentre il verbo è l'azione. Non c'è un modo specifico di dire "entrare", ma si avvalgono del prefisso che porta questo significato e ci mettono il verbo che specifica il modo in cui si entra. Noi diremmo banalmente "l'uccello è volato dentro" o "l'uccello è entrato dentro". I russi dicono "l'uccello è entrato volando dentro", perché specificano che l'uccello è entrato non a piedi, ma volando appunto. Se usi entrare a piedi diventa un errore in russo.
    Però ho amato comunque tutta questa complessità e questa logica, mentre con l'inglese proprio non c'è storia ahaha

    Scusatemi la lunghezza del post, spero sia interessante.
    Voi che lingue parlate/studiate/avete studiato? Con quali avete maggiori dimestichezza? Quali vi piacciono e quali no? Come sono queste lingue?
     
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    Innanzitutto ti ringrazio per le varie delucidazioni che hai dato, non sapevo che per lingua madre si intendesse quella latina, per quanto riguarda l'italiano. Diciamo che nel parlato di tutti i giorni, si tende a dire così anche se effettivamente non è corretto.
    Interessante anche la spiegazione che hai dato, l'ho letta volentieri (mi piacciono i post lunghi :D) e ho imparato anche cose nuove.

    Sono affascinata dalle lingue, non solo quelle comunemente conosciute e studiate, come ad esempio l'inglese o il francese.
    Per dirne un paio la lingua giapponese e cinese mi incuriosiscono, anche se conoscendo persone che lo studiano mi sono accorta che sono davvero complicate, come il russo. Ma sono certa che diano soddisfazioni, dato che le sto provando io col tedesco. Imparare qualcosa di nuovo e andare oltre la nostra "comfort zone" ci arricchisce e se si ha l'opportunità perché no, per questo non mi sono fatta intimorire dal trasferirmi in un posto nuovo.

    Per quanto riguarda le mie preferenze, ho sempre gradito l'inglese infatti a scuola avevo sempre voti abbastanza alti. Il francese l'ho studiato per forza di cose ma non mi è mai piaciuto, ero brava nello scritto ma nell'orale ero pessima e mi abbassava la media :XD:
    Il tedesco, come dicevo nel Guestbook, è una lingua totalmente differente e all'inizio provoca non poche difficoltà, soprattutto con la pronuncia.
    Poi anche la grammatica ha le sue complicazioni. Ad esempio se devi rispondere ad una domanda, i verbi vanno sempre alla fine. Del tipo:
    - Perché non ti vedo più ultimamente?
    - Perché trasferito mi sono.

    Sì, stile parlata sarda ahahahah.
    Quindi insomma, mentre formuli la frase un pochino ci devi pensare, perché se la vuoi tradurre pari pari dall'italiano al 90% è sbagliata.
     
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    CITAZIONE (Lyly. @ 9/10/2021, 14:05) 
    Innanzitutto ti ringrazio per le varie delucidazioni che hai dato, non sapevo che per lingua madre si intendesse quella latina, per quanto riguarda l'italiano. Diciamo che nel parlato di tutti i giorni, si tende a dire così anche se effettivamente non è corretto.

    Figurati! Non volevo correggere, volevo solo dare un'informazione generale che ritengo molto interessante :)
    Poi nel parlato comune si usa molto "lingua madre" come anche tu hai detto, ma credo sia giusto sapere che è un errore.

    CITAZIONE
    Per dirne un paio la lingua giapponese e cinese mi incuriosiscono, anche se conoscendo persone che lo studiano mi sono accorta che sono davvero complicate, come il russo.

    Il cinese è una lingua tonale. A parer mio la più difficile che ci sia, anche se qualche volta ho letto che il finlandese è ritenuto ancora più difficile... chissà perché.
    Bisogna avere tanta pazienza, perché la grammatica cinese è molto povera, nel senso che è una lingua per niente flessiva, quindi un verbo lo trovi in tutti i tempi e modi alla stessa forma e per dare il senso di passato o futuro si affiancano le parole "ieri" e "domani".
    Oltre alla scrittura fatta di ideogrammi, in cinese si gioca molto coi toni per l'appunto, questo significa che ogni sillaba può avere da 2 a 8 toni.
    Tuttavia ci sono 4 toni principali in cinese (lo so grazie all'esame di linguistica generale ahaha) che è meglio non sbagliare o si rischia di dire una cosa per un'altra. La sillaba "MA" ha i quattro significati di mamma, cavallo, canapa e insultare. Meglio non sbagliare perché invece di dire "tua mamma mi ha insultato" si rischia di dire "ho insultato tua mamma" ahahahaha

    Il giapponese invece è una lingua nipponica. Non presenta i toni, sicuramente è più facile del cinese ahaha e anch'essa non flette. Però ha tipo tre alfabeti diversi.

    In generale non sono lingue che mi ispirano.

    CITAZIONE
    Ma sono certa che diano soddisfazioni, dato che le sto provando io col tedesco. Imparare qualcosa di nuovo e andare oltre la nostra "comfort zone" ci arricchisce e se si ha l'opportunità perché no, per questo non mi sono fatta intimorire dal trasferirmi in un posto nuovo.

    Siii. Un aspetto interessante che ho imparato sempre grazie all'esame di linguistica generale è che una lingua rispecchia la realtà la realtà di quel territorio. Da qui succedono due cose:
    La prima è che apprendere una lingua diversa ti apre la mente perché per capirla devi entrare con corpo e anima in una cultura diversa e impari ad accettare qualcosa di diverso da te (ed è la ragione principale per cui è difficilissimo apprendere una lingua se non sei sul posto in cui si parla).
    La seconda è che proprio il sistema di una lingua, i termini ecc si adattano a quella realtà. Ad esempio nelle lingue nordiche (non ricordo quale in particolare) ci sono non so quanti modi per dire la parola "neve" in base alla consistenza, quantità e altri fattori. Questo perché sono realtà che conoscono il freddo per tanto tempo in un anno, mentre qui in Italia la neve è una sola per tutti, non riusciamo a pensare a quanti modi ci possono essere per definire la neve, è solo quella e basta.
    E' interessantissima questa cosa 3_3

    CITAZIONE
    - Perché non ti vedo più ultimamente?
    - Perché trasferito mi sono.

    Sì, stile parlata sarda ahahahah.

    Ahahahah io l'ho letta più a stile siciliano con la cadenza alla fine ahahaha
     
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    molto interessante questo topic!
    allora: io come lingue ho studiato solo inglese e francese: il primo sin dalla terza elementare e poi anche all'università in cui, pur studiando giurisprudenza, abbiamo fatto ben 3 materie di inglese, e poi ne ho fatto parecchi corsi extra in differenti scuole per svariati anni, al fine di migliorarlo e salire di livello. Alla fine sono riuscito ad averne una conoscenza soddisfacente devo dire. ormai però non lo studio più dal 2014 circa. Sia per mancanza di tempo, che per mancanza di interesse, Sicuramente sono arrugginito, ma per quel che mi interessa (leggere articoli o fumetti o seguire qualche film o telecronaca sportiva) mi basta e avanza.

    Il francese lo studiai solo alle scuole medie. poi ebbi la malaugurata idea di scegliere , alle superiori, un corso con l'informatica piuttosto che con il bilingue. Peccato perché col senno di poi, di informatica non studiammo nulla e a dirla tutta è una conoscenza che non mi interessa e interessava coltivare, mentre una seconda lingua mi sarebbe piaciuto mantenerla.

    per fortuna ho sempre avuto eccellenti insegnanti in entrambe le lingue, e quindi certe basi mi sono rimaste.

    Poi mi è venuta un po' la passione per il portoghese, ma non sono mai riuscito a dedicarmici realmente.
    In generale è proprio il fatto di studiare che ormai mi viene difficile, soprattutto il fatto di memorizzare e così via, oltre ad avere scarsa concentrazione.
    E' una cosa che mi porto dagli ultimi anni di università (infatti per dare le ultime 3 materie e fare la tesi impiegai 4 anni e presi tutti 18 più per bontà degli insegnanti che non per reali meriti, in quanto avevano capito la difficioltà e apprezzato nonostante tutto l'impegno). Ad esempio ancora oggi ho difficoltà a concentrarmi anche a leggere dei fumetti.

    Quindi non so bene cosa fare, perché ogni volta che prendo in mano il manuale di portoghese, beh...lo rimetto a posto dopo qualche leggiucchiata ...
    A questo punto forse sarebbe meglio riprovare il francese, visto che tutto sommato le basi che avevo erano buone...ma dovrei probabilmente partire da un qualche manuale di base come quello delle scuole medie?
    Perché ho l'impressione che i manuali che vendono nelle librerie come quello che ho preso per il portoghese non siano adatti a me...
    Alla fine il francese non mi dispiace come lingua...inoltre avrei qualche ostacolo in meno inizialmente (incredibilmente ricordo ancora il verbo essere ed avere o certi costrutti come la frase negativa...)
    Mi sa che oltre a questo potrei fare ben poco.
     
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    Guarda, io penso che una lingua debba piacerti veramente tanto, altrimenti passa la voglia di studiarla. Se alla fine il francese ti piaceva perché no? :)

    A me col tedesco ha aiutato molto guardare un’insegnante su YouTube, che mi ha aiutata con le pronunce e quindi sono arrivata in Germania già con una piccola base.

    Quindi il consiglio che posso darti, se ti va ancora di studiarlo, è di non farlo da solo, se ti manca la concentrazione (come nel mio caso), ti conviene farlo in maniera stimolante e in modi che puoi ricordare.

    Una mia conoscente ha fatto anche un corso di portoghese online. È diventata molto brava!
     
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4 replies since 8/10/2021, 19:21   67 views
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